La search engine optimization, che in italiano significa ottimimizzazione nei motori di ricerca, è un insieme di tecniche molto ricercata ma anche molto difficile da applicare.
Ottimizzare un sito sui motori perchè appaia in testa alle ricerche non è un semplice lavoro che si fa una volta e poi si vive di rendita, ma bensì un insieme di tecniche che risalgono la teoria degli algoritmi che compongono i motori di ricerca in sè.
Analizziamo sintenticamente gli aspetti che sono compresi nell’insieme SEO.
Essenza della comunicazione
SEO non è solo linkbuilding, ma un efficace comunicazione ad umani e non.
Sapere cosa ottimizzare
La parte più difficile dell’ottimizzazione è avere le conoscenze e l’intelligenza per capire quali chiavi puntare (es strumenti per le parole chiave adwords) e che strategia usare (es creazione di un portale, satelliti, landing page).
L’intelligenza invece sta invece nel poter capire all’inizio il ritorno per il cliente a lavoro finito (es scelta di chiavi errata, troppo concorrenziale, periodica, casuale). Quindi scegliere di conseguenza (es scavalcare poche parole chiavi a brand affermati o prendere tanti pesci piccoli targettizzati).
Indicizzare
Le basi del posizionamento sono spesso omesse, l’indicizzazione è parte delle basi ed è incontrollabile da noi in quanto sono spesso scelte di chi gestisce il motore di ricerca (es google indicizza quello che vuole indipendentemente dal file robots.txt).
Fa parte della strategia SEO pensare appositamente cosa far indicizzare (es contenuti duplicati, informazioni dispersive, articoli singoli illeggibili), i tempi di indicizzazione (google flash news, sitemap) ed l’affidabilità che si acquista (frequenza dei contenuti).
Ottimizzazione del contenuto
Ottimizzare sui motori di ricerca significa lavorare sul contenuto (es keyword density), su come si esprime (es tag html), lavorare su come lo si fa vedere (es immagini didascalie) e lavorare sull’utente (es frequenza di rimbalzo, share, viralità).
Ottimizzazione dei link in ingresso
Ottimizzare sui motori di ricerca significa anche aumentare la popolarità del sito (es pr) e far conoscere il nome di un elemento (es anchor text).
Ottimizzazione dei collegamenti
Ottimizzare sui motori di ricerca significa anche aumentare la coerenza dei contenuti offerti offrendo materiale e riferimenti inerenti (es link interni, google sitelinks, riferimenti esterni come a wikipedia).
Tipo di brand
C’è parecchia differenza tra chi non è nessuno e chi è un marchio affermato (es cocacola, apple, google) che prevalentemente utilizza tecniche sugli stessi utenti (tecniche virali, share, passione, interpretazione, offerte gratuite) e comunicano direttamente dal proprio sito (un comunicato stampa nel sito dal quale i media attingono informazioni).
Il piccolo fornitore di servizi si appoggia a tecniche manuali (SEO, SEM , invio di comunicati stampa, linkbuilding, ricerca collaborazioni) e cerca sistemi alternativi di offerta (prezzi minori, pubblicità di nicchia).
Chi invece è un’azienda spesso si appoggia a mezze vie.
Saper comunicare
Il linkbuilding è comunicazione con i motori di ricerca(es article marketing), il comunicato stampa è la comunicazione con chi fa informazione(es comunicazione nuovo sito).
Un tempo erano tecniche distanti tra loro, al giorno d’oggi sono unite (i comunicati nei siti offrono un linkbuilding naturale, i motori di ricerca si sono aggiornati con tecniche antispam che prediligono l’informazione attorno al link che l’anchor text stesso).
Saper mettere insieme informazioni
Come un comunicato stampa non ha nessun significato se non comunica attivamente qualcosa, anche le pagine posizionate perdono notevolmente valore senza che queste siano ben pensate (grafica e rappresentazione visiva ottimizzata, struttura e navigazione intuitive).
Saper concludere
Quello che importa è il risultato, concretizzare la nuova visita portandola ad un’azione è fondamentale nel processo di ottimizzazione (ctr, lead).
Saper mantenere
Non siete gli unici a far SEO. L’analisi delle visite, la compresione dei dati e un’analisi periodica sono anch’esse parte dell’operazione (ed è per questo che il cliente di solito paga l’annualità e non il singolo servizio).
Saper utilizzare i risultati
Il passo più importante sta in mano al cliente: la base di un attività utile nel lungo termine è che l’operazione generi affiliati.
In pratica se un utente torna avrete fatto un buon lavoro, mentre se l’utente vi trova solo con i motori di ricerca, campagne e referenti allora no.
Se ad esempio quello che un utente vede (entrando nella nostra pagina venendo dalla cima della serp) è fine a se stesso (es una vendita) e non presenta un valore aggiunto (es più oggetti sconto, torna dopo l’acquisto ed avrai un pupazzetto in omaggio, comunica la tua recensione, ecc) allora tutto quello che hai fatto prima è inutile e l’anno prossimo dovrà essere rifatto.
Gioielli Swarovski
Aggiungete anche che le reti sociali già scalato molte posizioni in google come parola chiave nel suo complesso. È anche bello blogbilding parola chiave
Davide
Interpretando le parole hai perfettamente ragione nel concetto.
Spesso e volentieri in testa c’è il predominio dei social network ed questo ambito è da considerare.
Può essere brutto perchè si aggiunge un concorrente oppure bello se si utilizza il canale per avvantaggiarsi.. chiaramente la seconda è una buona integrazione per rendere più efficace il tutto.
Gioielli Swarovski
Grazie per gli utili commenti e l’articolo