SEO vs Social Networks

Ultimamente come ben sapete molti domini hanno avuto cali di visite talmente accentuati da mettersi le mani nei capelli.

Sarà circa un mese che cerco attivamente di far fronte al problema, però su quello che è successo a me centra il modo di lavorare errato che ho avuto, ovvero mi sono basato tanto sui social bookmarkings che prima erano considerati buoni, ora spam.

A dir il vero ho detto apposta “modo di lavorare errato”, ma non lato di come si deve lavorare per ottenere risultati, quanto per i canali dei risultati.
In pratica  è un “vaffanculo google”, tutti sanno quanto importante sono le visite attraverso questo motore di ricerca, ma pochi sanno quanto possano essere instabili, quanti casini possano succedere per delle decisioni non eque da parte di terzi, quanto valgano altri canali come social network e canali fisici come il mondo mobile e tablet.
Ora io ho intenzione di scoprirlo, di dedicarmi ad altri canali e di fanculizzare google affinchè stabilisca il proprio modo di fare.

Per chi non l’avesse ancora capito e continua a proteggere verbalmente quest’acclamato algoritmo panda-penguin .. voglio dirgli che non ha ancora capito un cazzo.
Quello che fa questo algorimo è quello di aumentare gli investimenti adwords, dovrebbe eesere chiaro a tutto ormai da quello che è successo e le conseguenze che hanno avuto gli investitori.
Blocca la spam? Parliamo di contenuti. Un aggregatore in tema finanziario che aggrega spudoratamente un mio magazine finanziario è in testa alle serp ora come non mai, mentre investimenti cospiqui per la redzione di testi seri vengono inabissati da uno schema di link non in tuo potere. Quindi finitela o sistematemi voi i siti.

Da dove prendere oggi i visitatori? Io non parlo di investire in pubblicità come fanno tutti al giorno d’oggi, sono spartano e credo che valga molto di più farsi un’applicazione che faccia entrare un target di utenti (in maniera virale, siti di nicchia, ecc), questo perchè spendendo lo stesso investimento in una maniera arriva tutto subito e poi basta, nell’altra non arriva niente subito ma arriva gradualmente nel tempo (per me è il concetto di stabilità, anche se il miglio modo sarebbe di fare un ibrido tra i due metodi). Quindi io parlo di visitatori ricavati da tecniche di marketing esterne alla pubblicità, derivate solo dalla creazione ed all’affermarsi in stile vecchi domainers.

  1. A mio parere i social network (con riferimento in ordine a facebook e twitter, google plus no) reclamano un canale che ha molti potenziali visitatori, facili e poco dispendiosi da acquisire, che sopratutto offre la possibilità di selezionarli e targettizzali tantissimo. In pratica fare un applicazione per facebook e promuoverla è un investimento minimo in confronto a prendere uno stesso target di visitatori altrove. E’ pure veloce.
  2. I motori di ricerca (con particolare riferimento a google) c’è poco da fare sono comunque sempre in testa. Li metto al secondo posto solo perchè con le ultime novità di google si è ben capito che puntando qui di utile non c’è niente, mentre puntando su altro questo si adegua (più o meno se si fa successo da altre parti si fa successo anche SEO, ma mai il viceversa, da tener ben presente). Qui ci sono tecniche come SEO SEM ecc che ormai sono affermate e tutti ne conoscono i benefici.. che sono solo a breve tempo.
  3. Mobile! Sembra di no ma qua si cresce a dismisura. Evitiamo di ascoltar troppo gli improvvistati nostradamus che blaterano ogni giorno le solite cose come “nel 2013 la gente navigherà solo con il cellulare”, “i pc si possono buttar via che la gente preferisce i tablet”, “il pc con il disco fisso online è il futuro”, ecc.
    Chi lo sa cosa si avvera e cosa no, fatto sta che oggi come oggi, uno smartphone dura di media 1 giorno di batteria, ha un anno di vita, ha uno schermo ridicolo, non ti permette di far le stesse cose come il pc, è diverso in maniera abnorme addirittura da un tablet (che anche tra 10′ e 7′ cambiano stile di utilizzo al 50%), c’è gente ancora con il modem 56k, c’è gente come me che in un coputer ricerca non prestazioni, non leggerezza, ma sistemi di consumo, durata, sicurezza, ecc (dammi un disco fisso con il pulsante di autodistruzione da 50 giga, altro che 30 tera nel cloud che fisicamente possono esser visibili al mondo).
    Fatto sta che se si capisce che questi canali sono diversi e servono per scopi diversi, si possono far molti utenti.
  4. Fisicamente. Fai pubblicità fisicamente e nella maniera giusta ed avrai ritorni esclusivi. Tutti i ritorni non ti trovano da qualche sistema, ma sono diretti, si ricordano il tuo brand. Sarà difficile e dispendioso, ma può rendere tantissimo se si investe bene.

Per concludere vorrei differenziare quello che a me più importa… la rendita possibile.

In questo caso vince il mobile. Vi aspettate che vi tiri fuori l’esempio classico di angry birds?
Bravi, avete sbagliato, un mercato che sembra rendere bene bene non è quello dei giochi che oramai ha una concorrenza spietata (agibile ormai solo da chi ha finanze e strumenti, i giochi possibili da fare come singolo non riescono a pari livello grafico).
I mercati veri sono quelli del porno (su smartphone specialmente), servizi di localizzazione, servizi per il sociale e (per me) adattamenti di siti per pc che offrano dei servizi sul mobile (e non intendo la visualizzazione del sito per mobile, che comunque reputo sbagliato, ma offrire nuovi servizi dagli esistenti, per essere usati in quel canale in base ai pregi del canale: “personale”, “localizzato”, “sempre online”, “intuitivo”, “utente medio”).

 

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