Siti di streaming, legalità e regolamento Adsense e simili

Domanda

In questo mondo c’è parecchia confusione su cosa è o non è illegale, ma in molti fanno spesso questa domanda: lo streaming è legale?

Dividiamo allora le cose: lo streaming è una tecnologia ed è legale ovunque.

L’uso della tecnologia di streaming sul proprio sito significa che si offre uno stream di dati, ad esempio di offre la visualizzazione di un video ospitato sul proprio server, per essere legale si deve far assunzione di responsabilità e moderare i contenuti (spiegherò dopo qual’è il problema).

Esporre link ad un sito di streaming si chiama linking, significa che non si ospitano i contenuti ma si offre un link ai contenuti di altri.

Entrambi (streaming e linking) sono legali come pratica, ma entrambi non lo sono quasi mai nella realtà, per come sono intesi.

Il problema di tutto ciò deriva principalmente dalle diversità di leggi di ogni stato (un sito è visibile in tutti gli stati), dai diritti d’autore, dalla vendita dei diritti per ogni paese e in minor canto dal lucro.

Esempio

Faccio un esempio: lo stato “paese dei nani” offre una partita in streaming.
La partita è “paese dei nani vs paese degli elfi” e potrebbe essere stato acquistato il diritto di riproduzione nel paese degli elfi da un ente privato che vieta nel paese la visualizzazione da altri per garantirsi un abbonamento dai clienti.
La partita deve essere bloccata per il paese degli elfi, anche online.
La partita nel paese dei nani se è visibile dal paese degli elfi, allora al 99% dei casi è illegale per il paese degli elfi (ma non è detto perchè ogni stato ha le sue leggi).
Linkare al video in streaming dal paese dei nani risulta illegale anch’esso nel 99% dei casi.

Esempio 2

Nel paese A c’è lo sport nazionale “lancio del gatto con la fionda sui piccioni”.
Nel paese A è legale, nel paese B c’è una legge sul maltrattamento di animali, quindi quello sport è illegale, però non esiste una legge che vieta di fare quelle sport di preciso, di riprodurlo o di farlo vedere.
Esistono però leggi che vietano il maltrattamento di animali, l’istigazione alla violenza, alla brutalità, ecc.
Al paese A non gliene frega niente degli altri paesi, al paese B invece dovrebbero essere limitate alla fonte tutte le possibilità di vedere lo streaming delle partite, magari bloccando nazionalmente gli ip incriminati ed eliminando cosi la libertà di internet.
Potrebbe essere però che vista la mancanza di una legge diretta sull’argomento nel paese B, allora non venga bloccato niente (o solo i più grandi) e di conseguenza tutti possono far tutto. In questo caso le leggi vietano indirettamente quello sport, il tutto dipende esclusivamente dall’interpretazione. L’interpretazione non è la tua, ma quella di chi sanziona e sopratutto l’interpretazione è di molto legata al sistema alla quale si appoggia (da leggere come .. soldi).

Conclusioni

Riassumendo il tutto: linkare ad altri siti nei quali è presente qualcosa in streming o di tv online può essere illegale per le leggi di un qualsiasi paese, ma non è detto e c’è confusione perchè i paesi sono troppi, le vendite di diritti sono spesso a territorio e le leggi sono troppe e differenti.

Streaming chiaramente è una tecnologia ed è legalissima, ma per com’è intesa in questi anni prevede la possibilità di infrangere diritti d’autore o licenze.

Nel particolare esempio descritto si tratta di streaming di partite, se volessi esser sicuro che non sia illegale per un qualsiasi paese dovresti controllare partita per partita se per ogni stato nessuno ha pagato per riservarsi il diritto di far vedere quella partita.
Probabilmente non servirebbe nemmeno questo ma servirebbe un assunzione di responsabilità direttamente dai siti di riferimento che si impegnano a far fronte a problematiche del genere (ad esempio youtube, seppur non sembra molto, ha un sistema di moderazione e spesso si trova la scritta:”contenuto bloccato nel tuo paese”).

Regolamento Adsense e simili

Oltre a legale ed illegale se si utilizza un network pubblicitario, allora bisogna rispettare le regole descritte. Adsense è cosi, ci sono molte discussioni ma rimane cosi e se si vuol usare bisogna sottostare alle sue regole.
Questa è una classica discussione nell’argomento Google Gruppi e c’è da ricordare che un consiglio a fin di bene non è un obbligo, ma neanche (sia in un verso che nell’altro) nessuno si prenderà mai le responsabilità per quello che ti han consigliato, quindi devi ragionare di testa tua.

Google utilizza sistemi automatizzati ed anche manuali (spesso incrociati con vari servizi che mette a disposizione) per:

  • scovare (crawler + segnalazioni)
  • allontanare possibili problemi (1 segnalazione e poi ban a vita)

Aggiungo come consiglio che seppur può non succedere niente con adsense, c’è una grossa possibilità di ban solo per le immagini presenti o le parole contenute in un testo, ad esempio se usassi adsense questo articolo potrebbe attirare di molto l’attenzione solo per le parole presenti.

Altri network pubblicitari? Vedrete che sono tutti simili, chi è più lasco (cedo Smowtion) e chi meno (Adsense).

Consigli

I siti dedicati allo streaming nascono e muoiono ogni giorno, quindi per qualcosa di duraturo eviterei (la vita media dei siti streaming è inferiore ai 2 anni).
Ancora più precisi se si guarda meglio un sito di secondo livello ha bisogno di un bel casino per essere buttato giu per illegalità, serve un intero procedimento che se non c’è una vera parte interessata difficilmente avviene (oltre a rischiare di far da esempio agli altri, specialmente se c’è guadagno), ma se un sito di streaming o linking è su una piattaforma free (es. su blogger) basta guardare le regole sui contenuti (http://www.blogger.com/content.g).
Se una persona fa una segnalazione per copyright il sito può essere bloccato senza pensarci molto.

Si può far tutto, dipende dal caso e non si dovrebbe generalizzare, ma in fonfdo in fondo è tutto a proprio rischio e pericolo.

Con adsense si rischia il ban a vita.
Con una piattaforma free di hosting si rischia il blocco immediato (e non ci sono regole tipo ricorsi o altro, basta leggere il regolamento.. se c’è un dubbio loro non rischiano per voi).
Con un dominio di secondo livello si hanno maggiori garanzie che il sito rimanga su, ma si hanno le piene responsabilità ed in caso se si infrange il diritto di un grande marchio.. si possono andar in contro a severe bastonate (vedi quello che è accaduto negli ultimi anni). Bisogna comunque vedere il contratto con chi offre hosting e dominio.

Oltre a questo faccio presente che chi decide può prendere le decisioni più disperate: se un giorno prendono una persona a caso che guarda una partita in streaming dove è vietato, allora possono sanzionarlo, figuriamoci con chi la fa vedere.
Il problema manifesta la propria assurdità quando vengono applicate delle leggi confuse ad una persona solo per far da esempio a tutti.
Il problema è che può succedere, val la pena di rischiare?

A mio consiglio, lasciate stare streaming, linking e sharing in generale su un sito.. garantiscono molte visite ma possono ritorcersi contro.

Poi se come a tanti non piace questa risposta .. fate quello che volete, la responsabilità è vostra 🙂

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